Blog, autorevolezza, sponsored conversations e Wommi
Ho partecipato domenica scorsa alla chiacchierata avvenuta negli uffici di Matteo Flora (The Fool S.r.L.),
Riprendo per comodità l’elenco dei partecipanti da Delymiyh:
Stefano Vitta e Lara Finiguerra (ZZUB), Simone Lovati (ADVBOUCLE Strategic Minds), Umberto Lisiero(PromoDigital), Roberto Dadda, Francesco Moretto, Marco Camisani Calzolari (Speakage), Alessandro Vitale (DBA Trade).
Da remoto: Roberto Felter, Gioxx, Wolly, Alexiaco, Andrea Contino, Luca Sartoni
Bene, il tema che interessa a tutti è il seguente. Introdurre, in maniera lecita, con modalità forse da chierire/spiegare/migliorare (cosa sempre possibile) il pay per post non solo nei network di nanopublishing ma anche e sopratutto fra i blogger privati, porterà i blog stessi verso la deriva che hanno preso i media tradizionali?
Se fossi un blogger, cosa che non sono, sapere che sul mio blog, a pagamento, potrei fornire pareri su indicazioni di Brand che investono in visibilità, mi porterebbe ad essere meno trasparente?
Io ho sempre pensato che la crescita dell’autorevolezza dei blog fosse legata all’assenza di controllo diretto ed indiretto (ecco una slide presentata nel convegno Adico di Novembre):
Sempre di più si sente il bisogno che associazioni come il Wommi (unico ente esistente ad avere a cuore questi temi nello specifico in Italia) facciano lo stesso percorso della sorella maggiore Womma.
Mi piace l’idea di creare un tavolo tecnico nel Wommi in cui affrontare il tema in modo strutturato.
Per il resto rimando al video registrato domenica.
Ciao Giovanni.
Raccolgo volentieri la proposta e la lancio subito come gruppo di discussione in wommi lab (Linkedin) in attesa che il sito di wommi sia in grado di gestire discussioni.
Ti va di moderarla? Nel aso ti apro la funzione di (credo) Manager. Fammi sapere.
Enrico
@enrico
volentieri parteciperei come moderatore al gruppo su linkedin!
ci aggiorniamo via mail,